mercoledì 21 marzo 2007

Neve su Roma

Ieri sera una grandine morbida morbida si è posata su tutti i tettucci delle macchine e su tutti i cascatoi dei marciapiedi. Guardavo San Lorenzo da casa di amici ed era tenero tutto quel bianco. La gente si scambia telefonate per questi eventi, e mi sembra molto buffo... Ho finito di leggere Franny e Zooey da quasi una settimana. Mi ha riempito di dubbi. Salinger dipinge due giovani, fratello e sorella, molto intelligenti, due ex bambini prodigio, col pallino della religione. Non dico che intelligenza e religiosità non possano ritrovarsi nello stesso corpo insieme ( in realtà si, perlopiù lo credo), ma mi stupisce enormente vedere che i due personaggi di Salinger, non sono solo banalmente intelligenti, ma anche pieni di senso critico verso il mondo, di ironia e di violenza. Insomma, sono due persone religiose che sopra il proprio credo costruiscono valori etici personali, e sono in buona fede. Mi rendo conto che quello che sto scrivendo possa sembrare molto ingenuo, ma devo dire che da atea quale sono, il fatto che il cattolicesimo possa essere vissuto così dalle persone mi sorprende, e per di più mi spiazza (cioè non so più cosa pensare nè della questione, nè di quella me stessa che si pone queste domande) che i due non siano persone, ma personaggi letterari, quindi? Quindi persone non esistenti. e da qui un altro pacco di domande: è Salinger che ha vissuto questi contrasti interiori? Qualcuno che lui ha conosciuto? i suoi fratelli? E' veramente utile spostare l'attenzione sulla biografia dell'autore per trovare un terreno saldo su cui mettere i piedi? Maledetti cattolici! Mi creano sempre problemi, e a dire la verità se un giorno mio figlio o mio nipote mi chiedessero un libro darei loro da leggere Lolita piuttosto che questo.

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