giovedì 6 dicembre 2007
Di questo film hanno detto che pecca di incertezza. Che cosa vuol essere? Vuole essere moralista? vuole essere divertente?
Secondo me vuole raccontare una storia, e lo fa attraverso un certo umorismo yiddish.
Il tema è pesante, ma il suo svolgimento ha una certa leggerezza, e i personaggi emergono subito, con spontaneità. Ha inquadrature molto belle, con una scelta dei tagli ricercata e fotografica. Molta cura per i particolari nella ricostruzione degli interni, e una divertente messa in scena dei background evidentemente finti. Adorabili desaturazioni e dominanti cromatiche, geniali sfocatura in camera ad alternare i soggetti dei dialoghi. Tutto esposto. Bello bello.
Lascia una certa malinconia, e un un incerto messaggio sulla comprensione tra esseri umani.
Bohf.
Sti critici, ma che cazzo vanno cercando.
Ho visto invece factory girl e non ho capito se mi sia piaciuto o no..ero troppo presa da una sete di informazioni che mi ha impedita in altre forme di comprensione. Troppo coinvolta. E poi chi era il cantante motociclista?
mercoledì 5 dicembre 2007
prenda e oro
Non potho reposare amore e coro pensende a tie soe donzi momentu. No istes in tristura prenda e oro né in dispiacere o pessamentu. T'assicuro ch'a tie solu bramo, ca t'amo forte t'amo, t'amo, t'amo. Amore meu prenda de istimare s'affettu meu a tie solu est dau; s'are iuttu sas alas a bolare, milli bortas a s'ora ippo bolau; pro benner nessi pro ti saludare, s'attera cosa non a t'abbissare. Si m'esseret possibile d'anghelu d'ispiritu invisibile piccabosas formas; che furabo dae chelu su sole e sos isteddos e formabo unu mundu bellissimu pro tene, pro poder dispensare cada bene.
Pubblicato da daniela alle 14:13
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